Pompieri 1865-1939 - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Sezione La Spezia

A.N.VV.F. La Spezia
Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale
sezione di La Spezia - Organizzazione di Volontariato
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LA MEMORIA
“Memoria delle nostre origini, delle nostre radici, della nostra storia, solo la memoria può consentirci di rinascere dal nulla.”


Si deve all'Imperatore Ottaviano Augusto nel 6 secolo D.C. la costituzione di una legione formata da sette coorti “cohortes vigilum” di 1000 unità comandata da un Praefectus vigilum, ogni coorte a sua volta era ordinata in centurie comandate da un centurione che garantiva il controllo degli incendi nella città di Roma. Diffusa in tutto l'Impero Romano ha costituito sicuramente il primo esempio di organizzazione antincendi nel mondo conosciuto.
Dalla caduta dell'impero romano iniziano gli anni bui del medioevo anche per i pompieri, in Italia solo nel XIV secolo si assiste alla nascita, in alcune importanti Signorie, di Corporazioni Artigiane Antincendio. Solo alla fine del 1700 con la rivoluzione industriale nascono i primi corpi dei pompieri, dobbiamo all'impero napoleonico e alla conquista di gran parte del territorio italiano, la nuova organizzazione antincendi che si rifà al modello dei “Sapeurs Pompier” di Parigi da qui il nome di Pompieri.
Negli anni del ventennio fascista questo nome troppo francese venne sostituito con “Vigili del Fuoco” con un chiaro riferimento ai fasti imperiali dell'antica Roma.

STORIA DEI POMPIERI  -  VIGILI DEL FUOCO
Nelle adunanze del 19 maggio e 19 dicembre 1864 il Consiglio Comunale di La Spezia (Genova) approva il Regolamento dei Pompieri
Nel 1864 a La Spezia,(con lo sviluppo industriale della città) nasce la prima organizzazione antincendio chiamata “Operai Pompieri Guardie Fuoco”.

22 giugno 1865 con R.D. Si ratifica la formazione di una squadra “ Operai Pompieri Guardie Fuoco” con sede in via Curtatone ( oggi sede della Biblioteca Civica U. Mazzini) la squadra era composta da un sergente, un caporale, un appuntato, 9 operai e una trombetta, coadiuvati da 6 allievi.
L'art. 1 del regolamento cita “Recar pronto soccorso in caso d'incendi; prevenire i progressi ed estinguerli tanto in città , che nei sobborghi e suo territorio”
Vedi testo originale estratto dalla Biblioteca Digitale Ligure
I requisiti necessari per far parte della squadra:
età compresa tra i 31 e i 40 anni, non avere una statura inferiore a 1 metro e 56 cm., aver sana e robusta costituzione, non avere pendenze penali.
I mestieri richiesti: muratore, falegname, fabbro ferraio, lattaio e similari.
La trombetta aveva un ruolo importante, dare l'allarme.
Già allora come avviene oggi vi era una vigilanza al Teatro Civico durante le rappresentazioni e forse anche al teatro Monteverdi.
La divisa: Blouse uguale a quella della Guardia Nazionale con berretto di cuoio portante in fronte una piccola arma con iscrizione “Guardie Fuoco Città di Spezia” cinturone con fibbia, sciabola a sega da una parte, tagliente dall'altra.
Uniforme da incendio, elmo di cuoio, giaccone in cuoio nero a doppio petto. I mezzi antincendio erano trainati da cavalli e/o a mano.(un esempio di scala aerea a mano è presente c/o la caserma di via Antoniana)
Il Comandante di questa squadra era il Sindaco coadiuvato dall'Ingegnere Architetto della città.
Purtroppo non conosciamo i nomi di questi primi pompieri. (speriamo che qualcuno ci venga in soccorso nel ns. sito tramite la sezione contatti cosi da poter conoscere questi ns. predecessori)

Dal 1865 al 1932 a La Spezia, coesistevano due realtà pompieristiche:
Operai Pompieri Guardie Fuoco organizzati dal Comune con sede in via Curtatone, oggi sede della Biblioteca Civica Mazzini.
Squadra pompieri organizzata dalla Pubblica Assistenza di La Spezia, attiva     dal 1889 con sede in via del Prione, oggi sede del Museo Diocesano.
vedi immagini Operai Pompieri e Pompieri Volontari Pubblica Assistenza e Marina Militare

Dal 1889  al 1930 si inserisce nell'estinzione degli incendi la Pubblica Assistenza di La Spezia con sede in via Del Prione , formando una propria squadra di volontari, sostituendo e/o integrando i Guardia Fuoco, numerosi gli interventi effettuati soprattutto durante la guerra del 15/18, si da per certo la loro partecipazione insieme a civici Pompieri alle operazioni di soccorso nell'esplosione di un carro ferroviario a Pagliari, molo Pirelli  vedi storia interventi ,  dove perirono tantissime persone. E nel 1922 all'esplosione del deposito di munizioni di Falconara.      Vedi storia interveni
Dal 1908 al 1928 i pompieri volontari della P.A. hanno fatto incetta di benemerenze, targhe e riconoscimenti nei vari Concorsi Pompieristici. Nel 1930 con la nascita dei Civici Pompieri la P.A. chiude la sezione Pompieri dedicandosi principalmente al soccorso sanitario.
Bisogna citare per onor di cronaca, che durante questo periodo, limitato nel tempo,  anche i Vigili Urbani hanno collaborato alla prevenzione e repressione degli incendi.
Anche l'Arsenale Militare istituisce una propria Sezione Pompieri con sede all'interno dell'Arsenale stesso. Questa Sezione preveniva e combatteva gli incendi nell'ambito di pertinenza,  sui numerosi capannoni e navigli della flotta. Durante la guerra mondiale e nel periodo della guerra fredda, solo questo personale di carriera e di leva poteva operare al suo interno, solo in alcuni casi, nel Gennaio del 1977 per l'incendio della nave da guerra S. Giorgio, è stato chiesto l'aiuto dei Vigili del Fuoco.
Ricordiamo che i Pompieri dell'Arsenale hanno contribuito non poche volte a sopperire alle carenze organiche dei pompieri prima e dei vigili del fuoco dopo, in tantissimi incendi boschivi e nei grandi incendi dove le sole forze dei VV.F. erano insufficienti. Con il termine dell'obbligo di leva i pompieri del' Arsenale vanno in disarmo.
Nota : nel 2005 la città della Spezia ha perduto oltre a suoi ausiliari di leva anche il supporto di squadre della M.M. con un decremento notevole di uomini disponibili ad affrontare una emergenza. La Spezia oggi può solo contare su un numero risicato di vigili del fuoco e in caso di bisogno far affidamento, se non impegnate, sulla città di Massa, Genova e Parma per citare le più vicine. Diciamo che l'evoluzione dei VV.F. non è stata alla pari dell'evoluzione del paese. L'Europa ci chiede 1 VV.F. ogni 1.000 abitanti la provincia di La Spezia dovrebbe avere fra personale permanente e volontario (attivo con sedi distaccate) 250 vigili del fuoco ca. 65 unità disponibili giornalmente.
Elmo Anni fine 1800 primi 1900 Modello Milano in dotazione agli Operai Pompieri Guardie Fuoco, probabilmente prima del 1900 lo stemma riportava una piccola arma con iscrizione “Guardie Fuoco Città di Spezia”, lo stesso elmo venne usato anche dai Civici Pompieri 1934-1935. Sino alla fornitura del modello 1938 C.N. (Corpo Nazionale) venne usato anche dal Corpo Provinciale dei Pompieri con il nuovo stemma


Elmo Operai Pompieri Guardie Fuoco e Civici Pompieri
Modello: Milano
Marca: Soc. Anonima Bergomi


Il 3 Aprile 1934 nasce il Corpo dei Civici Pompieri di Spezia con sede in Via Lamarmora (oggi sede della Polizia Municipale) comandati dall'Ing. Luigi Gandino
Nel 1935 il corpo dei civici pompieri diventa Corpo Provinciale Pompieri con sede sempre in via Lamarmora sempre comandati dall'ing. Luigi Gandino
Il 10 ottobre 1935
Con REGIO DECRETO LEGGE n. 2472, del 10 ottobre 1935
(Art.1)  E' istituito e posto alla diretta dipendenza del Ministero dell'interno il Corpo pompieri per la prevenzione ed estinzione incendi e per soccorsi tecnici in genere.
I servizi del Corpo hanno organizzazione provinciale, con comando nel capoluogo delle Provincie e distaccamenti nei centri più importanti; vengono effettuati mediante contributo obbligatorio di tutti i Comuni della Provincia.
(Art.2)  Ordinamento del Corpo:
Ispettorato centrale pompieri, con sede presso il Ministero dell'interno, costituiti da:
un ispettore centrale di grado non superiore al quinto;
tre ispettori capi di grado non superiore al sesto.
Corpi pompieri provinciali con personale permanente e volontario costituiti da:
un Comando provinciale pompieri ed un Corpo pompieri, con sede nel capoluogo di Provincia;
distaccamenti pompieri di numero vario in sedi minori.
Gli ispettori e gli ufficiali permanenti dei corpi pompieri fanno parte del personale statale.

I mezzi in dotazione al corpo provinciale di La Spezia sono prevalentemente a motore: 2 Fiat 621, uno come carro attrezzi l'altro come carro pompa, un Fiat 618, un'autopompa 635 e un'autobotte Fiat 635 con 1500 litri di acqua, un'autoscala a motore e una trainata a mano, un'autolettiga di provenienza della M.Militare. Come gru veniva utilizzata la “capra” con argani e paranchi.
Elmo anno 1938
Durante gli anni 30, quando inizia la trasformazione da “Civici Pompieri” a “Corpo Pompieri”, oltre alla unificazione di materiali e attrezzature, viene utilizzato e unificato il nuovo modello di elmo in cuoio “Nazionale 1938”, vengono unificati anche distintivi, fregi e  uniformi. L'elmo è di colore nero con una cresta in lamiera verniciata ad ottone, Il distintivo posto sull'elmo è in ottone anche esso uniformato a livello nazionale, al centro, su sfondo rosso, riportava il numero del corpo provinciale di appartenenza.
Durante il periodo bellico tutti gli elmi vengono verniciati di colore verde militare e durante i bombardamenti dai Pompieri e da squadre ausiliarie  vengono utilizzati anche elmi militari in acciaio “Modello 1933” naturalmente di colore verde militare con distintivo in ottone.


Anno: 1938
Nazionale 1938
Marca: Soc. Anonima Bergomi                                        
Modello 1938: C.N. (Corpo Nazionale)
     
 Ottobre 2018
Via Antoniana, 10  19125 La Spezia
Tel. / Fax : 0187.598919
(Tutti i martedì dalle 9.00 alle 12.00)
Sito web : www.anvvf-laspezia.it
E-mail : laspezia@anvvf.it
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Sostegno del volontariato e delle altre
organizzazioni non lucrative di utilità sociale
e indica questo  Codice Fiscale
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