Vigili del Fuoco 1939-2000 - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Sezione La Spezia

A.N.VV.F. La Spezia
Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale
sezione di La Spezia - Organizzazione di Volontariato
Vai ai contenuti
LA MEMORIA
"Memoria delle nostre origini, delle nostre radici, della nostra storia, solo la memoria può consentirci di rinascere dal nulla.”


STORIA DEI POMPIERI  -  VIGILI DEL FUOCO
Il 27 febbraio 1939
Con il il Regio Decreto n. 333 del 27 febbraio 1939,
(art.1) E' istituito e posto alla diretta dipendenza del Ministero dell'interno il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il quale è chiamato a tutelare la incolumità delle persone e la salvezza delle cose, mediante la prevenzione e l'estinzione degli incendi e l'apparto di soccorsi tecnici in genere, anche ai fini della protezione antiaerea.
Il Corpo è chiamato, inoltre, a contribuire alla preparazione delle forze necessarie alle unità dell'esercito di campagna ed ai bisogni della difesa territoriale.
Ad ogni Provincia è assegnato un numero: La Spezia è il 42° Comando Provinciale con il motto “Cives Difendum Aquae Ignisque Furore” .
L'arruolamento nei VV.F. prescriveva l'iscrizione  al Partito Fascista, mantenendo in atto gli altri requisiti previsti già per l'assunzione dei civici pompieri, mestiere,  sana e robusta costituzione. Il contingente arriverà fino a 200 pompieri con turni massacranti di 24 ore al giorno, accasermati, ed ogni tre giorni il diritto dalle 15,00 alle 20,00 di 5 ore di libera uscita. (ovviamente se non suonava l'allarme)
E' un momento importante, anche dal punto di vista delle disponibilità economiche, per il corpo spezzino il cui consiglio di amministrazione riunendosi con molta frequenza in prefettura, delibera notevoli acquisti di materiale. Per la squadra "premilitare antincendi”, arrivano imponenti forniture di maschere anti-gas "Pirelli T35", con filtri e parafìltri; elmi da incendio pagati ben l35 lire l’uno, e per il personale tutto cinturoni fondine per pistole (le 7.65 dei sottufficiali), raccordi. cinquanta stivali in cuoio da 165 lire l'uno e ancora cravatte e camice acquistate dalla ditta "Pietro Mazzilli" di corso Cavour alla Spezia, oltreché scale e una motopompa "Minimax".
Intanto, a livello nazionale, si erano già unificati diametri di tubazioni e raccordi, come prescritto dalle normativa UNI 804 del 1938 e il materiale rotabile aveva cambiato il suo colore da rosso al più militare grigio-verde. Agli ufficiali in quanto agenti di polizia giudiziaria, fu consegnata la pistola Beretta calibro 9, ai sottufficiali il moschetto automatico Beretta. Ai vigili, infine, il moschetto 91. Tutti i vigili furono abilitati all'uso di armi collettive come ad esempio la mitragliatrice Breda ‘37.

27 dicembre 1941 In piena guerra, il 27 dicembre 1941, la Legge 1570, che sostituisce le precedenti, chiarisce infine i compiti istituzionali del Corpo Nazionale vigili del Fuoco e dei servizi antincendi. Piace considerare questa data come autentica nascita del corpo. Per noi Spezzini il 22 giugno 1865 dovrebbe essere la data da ricordare quale fondazione del corpo.
Durante l'ultimo conflitto i pompieri della spezia sono stati particolarmente impegnati a causa dei frequenti raid aerei che hanno devastato moltissime zone della città soprattutto adiacenti alle aree militari e industriali,  per meglio contrastare i danni delle incursioni, i Vigili di La Spezia allocati in un'unica sede di Via Lamarmora, hanno dovuto organizzare una presenza più capillare sul territorio della Provincia. Vogliamo brevemente ricordare le sedi occupate in quel periodo, talvolta anche molto disagiate:
Ruffino zona industriale dei Macelli (Caserma e centro di addesrtramento
Porto mercantile
Chiappa in Salita Casabianca
La Scorza presso l'orfanotrofio Garibaldi
Levanto
Caresana ( magazzino materiali)
Padivarma sistemati in tenda per garantire la presenza in Val di Vara
durante il periodo di maggiore intensità dei bombardamenti il personale ed i mezzi della caserma di via Lamarmora sono stati trasferiti nel più sicuro rifugio di Via Vappa a Pegazzano,  vedi immagini bombardamenti
I mezzi vengano integrati con 4 biciclette “Bianchi” e due moto “Taurus M.G.” vedi immagini motocicletta
Le uniformi cambiano e sono simili a quelle utilizzate dai militari, viene usato anche l'elmo in ferro il giaccone è il “nordovest” il cinturone ha una picozza e un gancio di sicurezza.
Tempo di guerra episodi:
Elenco del personale:Dal 1939 al 1943
Comandante: Ing. Luigi Gandino
Ferruccio Fabbri (collocato a riposo nel 1942) Roberto Barcelli, Cesare Galli, Giacomo Pizio, Averardo Pini, Agostino Trusendi, Mario Rossi, Oriente Bologna, Otello Zironi, Umberto Baldini, Aldo Vallebona, Guido Siligoni, Adelmo Niccolai, Giulio Scali, Livio Pieracci, Ottorino Vacchi, Aldo Cerretti, Aldo Levrero, Silvio Guani, Antonio Varlese, Leone Tonietti (veterano)Alvaro Baldi, Armido Desiderà, Secondo Gasperini, Alcide Bardi, Gentile Rolla, Attilio Degl'Innocenti, Luigi Maiolini, Quinto Pasquinelli, Francesco Valanzano, Aldo Cerretti, Flavio Panizzi, Angelo Testa, Rolando Mammi, Enzo Ferrari, Arturo Grillo, Giulio Tartarini, Lorenzo Costa, Euro Ferrari, Lidio Mangini, Roberto Questa, Tranquillo Barengo, G.B. Carrodano, Tullio Corbani, Elisio Corbani, Mario Crippa, Giuseppe Fregoso, Luigi Godoletta, Paolo Ghersi, Arturo Grando, Virgilio Cucinelli, Alfredo Imeri, Filippo Lombardi, Giuseppe Maccione, Otello Maestrelli, Ghirardo Marchetti, Costaldo Minucci, Pietro Piaggi, Ernesto Piaggi, Attiglio Remedi, Giuseppe Stocchi, Francesco Sassarini, Angelo Toracca, Luigi Varsi, Luigi Zolesi, Mario Delle Piane, Francesco Mastrovito, Gino Lombardi, Ettore Marenzi, Enrico Magnani, Mario Marasso, Bruno Scala, Ilario Deliglieri, Armando Scappazzoni, Vittorio Chiara, Eugenio Costa, Giuseppe Isoppo, Guido Zanini, Varese Leone, Astore Buongiovanni, Giuseppe Rolla, Michele Caputo, Pasquale Germi, Guerrino Goretta.

Luglio del 1941: Otello Maestrelli, Nicola Resasco, (dimessosi nello stesso anno) Luigi Zolesi, Pilade Domenichini, Duilio Lombardi, Giuseppe Corbani, Enrico Battilani, Michele Arioni, Armando Scapazzoni,  Ernesto Piaggi – delibera del 16 luglio 1941-
Ottobre del 1941: Virgilio Puccinelli, Attilio Remedi, Oriente Vacchi, Sirio Mazzini, Alfredo Imeri, Dante Ciuffardi, Eugenio Costa, Davide Marcellini, Olivio Stretti, Contaldo Minucci, Antonio Belfiore, Angelo Toracca, Filidoro Lombardo, Gherardo Marchetti, Attilio Checcucci, Nino Danesi, Orazio Caiti, Elmo Brondi, Giuliano Rampani, Luigi Murzio, Roberto Franceschini, Paolo Rolla, Franco Romeo, Carlo Lazzarotti.
Gennaio 1942: Sebastiano Zunino, Gio Batta Pasini, Gaetano Lo Presti, Primo Ussi  Roberto Barcelli e G.Battista Pasini vengono trasferiti alle scuole centrali antincendi in qualità di autista e cuoco. (Il G.Battista Pasini morirà a Roma durante un rastrellamento è ricordato nel sacrario ai caduti delle S.C.A. Di Capanelle)
Agosto 1942 Formazione del Battaglione S.Barbara,dalla Spezia partono in undici - C. Galli, G. Pizio, G. Lo Presti, G. Rampani, A. Checcucci, L. Murzio, R. Franceschini, E. Brondi, P. Rolla, F. Romeo, C. Lazzarotti.
Gennaio 1943: Stefano Benso, Livio Conti, Lidio Manetti, Enrico Baietti, Mauro Ratti, Armando Spinetta, Corino Basteri, Giulio Tartarini, Edmondo Albani, Angelo Testa, Lidio Mangini, Edmondo Bocchia, Otello Maestrelli, Contaldo Minucci, Attilio Remedi.
Febbraio 1943: Ettore Marenzi, Enrico Magnani, Gino Lombardi, Bruno Scala, Mauro Del bene, Marziano Bertini, Franco Borgato, Lino Giuliotti, Luigi Sposito, Natale Pasquale.
Marzo 1943: promossi Capi squadra - Averardo Pini, Agostino Trusendi, Mario Rossi.
Al corso per sottufficiali  alle S.C.A. ROMA vi sono - Oriente Bologna, Otello Zironi, Umberto Baldini, Aldo Vallebona, Guido Siligoni, Adelmo Niccolai, Giulio Scali, Livio Pieracci.( che morirà a Maggio a Civitavecchia  porto,  sotto un bombardamento, riposa nel sacrario ai caduti delle SCA Capanelle, a lui è intitolato il G.S. Dei VV.F. Di La Spezia)
Marzo 1943: Vittorio Chiara, Lino Stanziola, Ovidio Guidelli, Nello Bassi, Mario Gera, Giorgio Rossi, Renzo Tramonti.
Maggio 1943: Promossi a Capo squadra - Ottorino Vacchi, Aldo Cerretti, Aldo Levrero.
Roberto Barcelli, Francesco Sassarini, Giuseppe Isoppo, Filodoro Lombardo, Giuseppe Olono,(Comando Cuneo).
Luglio 1943: Mauro Cervia, Millino Barenco, Ettore Figoli, Alfeo Tuvo, Tito Rolla, Viliam Bettalli, Giacomo Canoso, Rosario Stabile, Bruno Lazzerini, Nicolò Vella, Pasquale germi, Luigi Consagra, Guido Zanini, Paolo Grillo, Varese Leone, Giuseppe Canalini, Francesco Lumacchi, Diego Squatrito, Astore Buongiovanni, Luciano Rais, Giulio Lambertucci, Pierino Cesta, Fulvio Lucchi, Aquilino Vincenti, Attilio Maggiani, Giuseppe Rolla, Michele Caputo, Guerrino Gorretta, Luciano Bergamini, Euro Falcinelli, Sergio Giannetti, Andrea Sommovigo, Dino Guidi, Sergio Roffa, Nicola Sarti, Ernesto Bianchi.
Assunti come vigili volontari discontinui - Aldo Ferrando, Anselmo Miselli, Ottavio Giacchè, Ippolito Balena, Danilo Cupisti, Stelio Astrini, Giovanni Costanzo, Giovanni Costa, Eraldo Borrini, Manlio Riolino, Sergio Manzini.

Luglio 1943: caduto il governo fascista subentra  quello del Maresciallo Badoglio, inizia la smilitarizzazione del Corpo sostituendo i fascetti littori posti sul bavero della giubba, con le stellette, sostituite successivamente con la fiammetta, così come è oggi.

Fine Agosto del 1943 l'armistizio è vicino, la Commissione Provinciale nomina Cappellano del Corpo Don Lorenzo Gonzales e licenzia 42 vigili per “inidoneità alle funzioni di VV.F” per sostituirli con elementi che possano dare maggior affidamento. In sostituzione vengono assunti in servizio continuativo: Franco Borgato, Farinello Buongiovanni, Nino Daneri, Angelo Noceti, Dante Neri, Elmo Brondi, Angelo Di Santo e altro personale discontinuo.

Ottobre-Dicembre 1943: Vengono licenziati 12 vigili e 4 vengono assunti in servizio continuativo: Roberto Franceschini, Gianfranco Montrucchio, Oreste Canalini, Aldo Pipitò, Duilio Lombardi diventa Capo Squadra.

Il 3 Novembre del 1943: muoiono a causa di una esplosione: Pietro Ballarin 80° Corpo di Trieste, Gentile Rolla, Elmo Brondi, Pietro Canalini, Angelo Noceti
il vigile Dante Neri unico superstite  della squadra del 42° Corpo di La Spezia.

Gennaio1944: E' un periodo dove licenziamenti, dimissioni e assunzioni si sovrappongono l'una con l'altra, prendono servizio continuativo altri vigili tra questi: la futura squadra di calcio campione d'Italia:
Vincenzo Viani, Sergio Bicchielli, Paolo Rostagno, Ottavio Barbieri, Vando Persia, Sergio Bani, Rinaldo Fiumi, Carmelo Amenta, Bruno Gramaglia, Renato Tori, Sergio Angelini, Sergio Persia.
Renzo Pucci, Giovanni Pelliccia, Giovanni Figoli, Salvatore Favitta, Sebastiano Scarpato, Dino Mezzana, Adamo Pastine, Sergio Toracca, Gentile Quadernetti, Aurelio Musso, Camillo Giorgi, Francesco Silvestri, Emilio Pagliari, Evaristo Maineri, Arcadio Vizzaccaro, Bruno Maranca, Mazzolari Franco
In dieci lasciano i Vigili per svolgere il servizio militare tra questi:
Ernesto Bianchi, Lino Stanziola, Emilio Faggioni.

1945 La Liberazione: L'Ing. Luigi Gandino storico Comandante dei Pompieri/Vigili del Fuoco viene avvicendato per un solo mese dal Geom. Olao Poggioli dal primo di settembre prende servizio come comandante l'Ing. Clio Falaschini è un periodo turbolento di nuovo si assiste al carosello dei licenziamenti/assunzioni, passano permanenti, i vigili temporanei Barcelli, Panizzi, Testa, Albani, Bocchia e Mangini.
Terminato il conflitto bellico i pompieri continuano a chiamarsi Vigili del Fuoco con le competenze di soccorso tecnico urgente, prevenzione e repressione degli incendi e protezione civile, lavorano in due turni di servizio con orario di 24 ore continuative alternate a 24 di riposo, tale orario viene mantenuto sino al 30 giugno 1976, La divisa è in fustagno e il Gabbano continua a proteggere dagli eventi atmosferici. I mezzi si modernizzano con l'entrata in servizio dei Fiat 640 e 642 sia in versione autopompa che in versione autobotte le autoscale sono prevalentemente Magirus, l' autogrù in dotazione e la mitica “ GMC Diamond” T969B 6×6 con motore benzina da 8700 cm3 con potenza di 108 cv. Equipaggiata con una gru Ernest Holmes a doppia trave in grado di sollevare 10 tonn.. Anteriormente montava un verricello con potenza complessiva di 100 Ql. Questo tipo di autogrù furono acquistate da Ministero dell’Interno come residuati bellici ed assegnati ai comandi provinciali, questa macchina negli anni 60/70 ha effettuato numerosissimi interventi per la rimozione di mezzi pesanti nei valici del Bracco e della Cisa ma anche sul valico della Foce, (quando non esistevano le autostrade A12 e A15) con manovre che richiedevano una grande professionalità dovendo lavorare con un braccio fisso, usando pastecche e rinvii per la deviazione di tiro. Oggi il braccio delle autogrù è mobile ed estensibile.

1948 Italia Repubblicana: il comandante è l'Ing. Michele Elia, viene assunto Aldo Levrero, Mario Rossi, Agostino Trusendi,  Attilio Degli Innocenti (50 anni) viene riconfermato in servizio perché idoneo.

Giugno 1949: viene assunto Dante Bucchignani

Gennaio 1951: si può prestare servizio di leva nel C.N.VV.F
Viene collocamento a riposo per raggiunti limiti di età: Bologna, Degli Innocenti, Maestrelli, Varlese, Pasquinelli, Isoppo, Vacchi, Arnoldo Da Rold, Adelmo B
Entrano permanenti quali vincitori di concorso pubblico: Aurelio Musso, Sauro Bertolini, Lino Stanziola, Paolo Rostagno, Ausilio Giannoni, Adamo Pastine, Diego Squattrito, Evaristo Maineri, Luciano Benedetti, Paolo Grillo.
ianchi, Bani, Bruno Maranca, Quadernetti e Motto (sono vigili temporanei)
Adempiono agli obblighi di leva frequentando il corso per Allievi Vigili Volontari Ausiliari.
1952 6° corso AVVA  Sergio Giannini
1953 7° corso AVVA  Goffredo Grassi, Luigi Pezzali e Rino Bianchi
1954 11° corso AVVA  Sauro Pesalovo
1955 14° corso AVVA  Mauro Della Gatta e di Luciano Rimorini
1956 16° corso AVVA  Enzo Squattrito
1957 19° corso AVVA  Giancarlo Bellati
1958 22° corso AVVA  Luigi Paganini, Romano Guani, Loris Godani,Giuseppe Lapperier
1958 24° corso AVVA  Ennio Tognetti, Claudio Sampiero
1959 26° corso AVVA  Vittorio Destri, Antonio Bellavigna, Sergio Gianardi
Questi Vigili Ausiliari tutti diventati permanenti costituiranno, con Testa, Mario Rossi, Pucci Renzo, Mangini, Musso, Da Rold, Bani, Maranca, Rolla, Rostagno, Pastine, Maineri, Bucchignani, Bianchi Ernesto, Bianchi Adelmo, Quadernetti, Stanziola, Giannoni, Mazzolari, Goretta, Benedetti e Grillo, il primo gruppo del moderno corpo dei Vigili del Fuoco di La Spezia.

Gli elmi dal 1950 al 2003
La foggia rimane praticamente identica, cambiano i materiali con cui sono costruiti:

Nel 1950 Violini, titolare di una ditta di Milano specializzata in lavorazione di materie plastiche, in collaborazione con la ditta Sarchi di Pavia, specializzata nella produzione di articoli tecnici, sviluppano il progetto di un nuovo elmo, nasce il “Violini” la sua caratteristica forma accompagnerà i vigili italiani per oltre 50 anni. Il nuovo elmetto viene inizialmente realizzato con un impasto di resine e tessuti, di colore nero e con il marocchino (la parte interna dell'elmo che aderisce alla testa) in cuoio realizzato dalla ditta Sacchi, il nuovo elmo sostituisce il modello “Nazionale 1938”, il distintivo rimane lo stesso con il numero al centro del fregio. In seguito l'elmo verrà prodotto anche dalla Pirelli, utilizzando materiale plastico ad alta resistenza, la Pirelli, non avendo ricevuto gli stampi dalla Violini realizzerà  degli stampi ex novo, tanto che l’elmo Pirelli è caratterizzato da una forma più allungata rispetto al Violini che risulta più “tozzo”.
L’elmo è e sempre fornito di un imbottitura in cuoio a cuscinetti, retaggio degli elmi militari, ad ogni imbottitura corrisponde una taglia, gli elmi erano prodotti usando tre stampi di dimensioni crescenti, in modo da ottenere abbastanza spazio per adattare le diverse imbottiture.
Alla fine degli anni ’60 la ditta Mispa di Torino rileva l'impianto della Violini e continua la produzione con un impasto di resine e tessuto, l’elmo viene modificato perdendo gli aereatori tipici dei modelli precedenti, e dopo una prima fornitura che mantiene l’imbottitura originale,
negli anni 80 viene introdotto un modello aggiornato, provvisto anche di bande fluorescenti prodotto in sole tre taglie, con l'interno (marocchino) in similpelle regolabile, sottogola in tessuto sintetico e sottomento in plastica.

Dal 1985 diverse ditte si alternano nella forniture degli elmi (Sureco, Sicor, La Lombarda, Malayoni) ma non viene effettuata una sostituzione completa da parte di una unica ditta tanto che il mitico Mispa arriva fino al 2003.
Con l'introduzione e il maggiore utilizzo degli autorespiratori ad aria, l'elmo con questa foggia risulterà inadeguato per la difficoltà di utilizzo contemporaneo di maschera ed elmo.

   
                VIOLINI                                  PIRELLI                                       MISPA

1 luglio del 1976; si passa all'attuale turnazione divisa in quattro sezioni con orario 12/24 – 12/48 la divisa e di tela per il periodo estivo e di panno per il periodo invernale si continuerà ad adoperare il gabbano ancora per un certo tempo, poi si passerà al giaccone da intervento in nomex3, gli stivali sono a tronchetto, si va sull'intervento con camicia e cravatta pantaloni dentro gli stivali.
Come sedi attive rimangono:
  • Il distaccamento portuale, sito all'interno del porto mercantile a protezione delle infrastrutture terrestri e navali con mezzi idonei
  • La caserma di Via Lamarmora, che rimane la sede centrale fino al 1982 anno in cui la stessa viene trasferita in Via Valdilocchi in un edificio costruito ad hoc
ma a causa della scelta dell'area di sedime (stagnoni) si è dimostrata non idonea e quindi dopo vari cedimenti ed allagamenti, a metà degli anni novanta si è pensato a una nuova sede di servizio, che è stata realizzata nella zona dell'Antoniana, sito della ex raffineria, alla fine del 2008 e avvenuto il trasferimento del personale e dei mezzi nella nuova sede in Via Antoniana.

Fine anni '90 Nel corso degli anni, se pur lento, si assiste ad un continuo ammodernamento delle attrezzature e automezzi dei Vigili del Fuoco, per citare   un esempio, ricordiamo che sino ai primi anni '90 le autopompe da intervento venivano fornite prive di attrezzature (manichette lance raccorderia ecc.) il compito e l'onere di attrezzare i mezzi era demandato ai singoli Comandi Provinciali senza però schemi o direttive di come eseguire il caricamento, ciò creava difformità tra i vari Comandi, lo stesso automezzo, utilizzato per medesimi interventi, risultava attrezzato in modo diverso, e talvolta in modo disordinato, questo problema viene superato quando le forniture degli automezzi da intervento vengono fatte (chiavi in mano) cioè complete di attrezzature ottenendo così uniformità a livello nazionale. L'evoluzione normativa in materia di sicurezza, vedi Decreto Legislativo 626/1994 e successive modifiche, impongono l'adozione  e utilizzo di nuovi e più sicuri (D.p.I.) dispositivi di protezione individuale, anch'essi uniformati a livello nazionale, il  personale vigili del fuoco ora indossa un nuovo elmo, un nuovo giaccone antifiamma, nuove calzature (tipo anfibio) nuovi guanti.

Elmo anni 2000
Negli anni 2000 l'amministrazione decide di dotare i Vigili del Fuoco di un elmo che rispondesse ai criteri di sicurezza europei, in base alle esigenze tecniche dettate dalla stessa amministrazione, la ditta Sicor Spa di Pero MI fornisce il casco VFR200. Realizzato in materiali compositi tra cui il kevlar, con due visiere a scomparsa di cui una termo-riflettente è attualmente in dotazione al Corpo Nazionale Vigili del Fuoco.
Questo elmo viene fornito in tre colorazioni che distinguono tre diverse tipologie funzionali.

 
Anno: 2000
Marca: Sicor
Modello: VFR 2000
Colore nero: Vigili Permanenti
Colore rosso: Qualificati (Capi Squadra – Capi Reparto)
Grigio metallizzato: Funzionari e Dirigenti
                                                                   
                                                                                                                     
         Ottobre 2018
Via Antoniana, 10  19125 La Spezia
Tel. / Fax : 0187.598919
(Tutti i martedì dalle 9.00 alle 12.00)
Sito web : www.anvvf-laspezia.it
E-mail : laspezia@anvvf.it
Negli appositi spazi della dichiarazione dei redditi scrivi
Sostegno del volontariato e delle altre
organizzazioni non lucrative di utilità sociale
e indica questo  Codice Fiscale
91028590114
A.N.VV.F. La Spezia
Organizzazione di Volontariato
  Statuto   |   Regolamento   
Torna ai contenuti