Lo scudetto - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Sezione La Spezia

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Lo scudetto alla Spezia
E' il momento clou dell'attività sportiva dei Vigili del Fuoco.
Nell'estate del 1944, in piena guerra, la squadra di calcio che porta il nome dei pompieri spezzini conquista il titolo di campione d'Italia. Ma quello scudetto non verrà riconosciuto dalla stessa "Figc" (Federazione Italiana Gioco Calcio) fino al 2002, perché conquistato in un campionato considerato "anomalo" in quanto giocato in campi e città martoriate dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale. Per anni è stato il rammarico della città, oggi quel tricolore è venuto anche e soprattutto per i vigili del Fuoco in testa, consapevoli che di anomalo, le avversarie incontrate nel corso della stagione, proprio non avevano nulla. Pensiamo alla squadra sconfitta in finale: il Torino, il glorioso Toro di Valentino Mazzola, Gabetto, Silvio Piola e Loik, solo pochi anni dopo cancellato nella sciagura di Superga. Il ricordo di quei giorni di guerra è indelebile, con i pompieri di Ottavio Barbieri che, sul campo di Milano, pareggiano prima col Venezia (1-1 gol di Tori), poi battono 2-1 il Torino (doppietta di Angelini e gol granata di Silvio Piola). E' il 16 luglio 1944: allo stadio di Milano arriva l'eco dei bombardamenti. I pompieri spezzini, nella nostra città, combattono le fiamme dovute alle bombe. I colleghi calciatori cuciono sul petto il glorioso tricolore.
Da segnalare che anche il 1° Comando, quello di Roma, presentò una squadra, ma con diversa fortuna.
Tra i 19 calciatori impiegati dal 42 Corpo Vigili dei Fuoco G.S. La Spezia, soltanto pochi sono nativi della nostra città: Sergio Bani, Giuseppe Castellini, Sergio Bicchielli, Vando e Sergio Persia, Rinaldo Fiumi, Paolo Rostagno e Mario Tommaseo. Gli altri provengono da Toscana, Emilia e Genova. C'è da ricordare che gli spezzini giocano la prima fase del campionato nel raggruppamento dell'Emilia, anche se la Figc li aveva inizialmente inseriti in Toscana. Ma le vie di comunicazione con la Versilia erano troppo pericolose, dissero i dirigenti spezzini, e così avvenne l'assegnazione d'ufficio nell'altro girone. Lo Spezia si trova a giocare, affermandosi nel girone senza subire una sconfitta, contro Corradini Suzzara, Fidentina, Oriandi Gil Busseto e Panna. Nelle finali di zona i Vigili del Fuoco si dimostrano ancora i più forti, battendo Carpi, Suzzara e Modena, perdendo solo dal Carpi (2-1) e vincendo le altre cinque gare. Arriva la doppia sfida col Bologna: l’andata viene sospesa all'80°, sul punteggio di 1-0 per i pompieri, a causa delle intemperanze del pubblico. Nel ritorno i bolognesi non si presentano. Anche la finale di zona non viene disputata, il 2 luglio ‘44, per la rinuncia delle squadre toscane. E poi ecco le finali con i Vigili del Fuoco trionfatori.

La vittoria di questo scudetto frutta al Corpo ali Vigili del Fuoco ben 25 mila lire! E la proclamazione di vincitore del campionato di Guerra 1943-44. L’attività del team di Ottavio Barbieri, ex mediano della Nazionale azzurra  non si ferma. Ma ha breve durata. Verso la fine del 1945 dalla fusione tra la squadra dei pompieri e Lo Spezia nasce l'associazione Calcio Spezia. Ma solo nel ‘46 la lega Regionale Ligure decide che l'accorpamento è da annullare perché i Vigili del Fuoco non hanno pagato la quota di affiliazione alla federazione per due anni consecutivi. I pompieri sono morosi, insomma e così vengono radiati. E’ la fine della gloriosa squadra che vinse il campionato di guerra.
Quella dei calcio è soltanto una parentesi, come visto breve ma intensa, dell'attività sportiva dei Vigili del Fuoco. Ancor prima, quando la denominazione era "pompieri", l'aspetto sportivo ha avuto un ruolo di riguardo.

Approfondimenti al sito web  dei Corpo Nazionale Vigli del Fuoco alla pagina "Gli scudetti"
Ottobre 2018
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